proveremo di seguito a fare una breve sintesi delle fasi più significative della sua attività politica.
Nasce a Caltagirone il 26 maggio 1968 da una famiglia di agricoltori. Inizia a fare i primi passi nell'attività politica a giurisprudenza e con l'occupazione delle "case dello studente" a Catania, partecipa quindi al vasto movimento della "pantera".
Nel 1994 è stato eletto Consigliere provinciale nelle liste di Rifondazione Comunista, da quel momento sposta l'epicentro del suo impegno sul mondo del lavoro, impegnandosi in ambito sindacale con Unione coltivatori italiani.
Nel settembre 2001 (poco dopo le giornate di Genova) è stato eletto segretario provinciale di Rifondazione e guida il partito fino al 2005 partecipando in tale ruolo all'ondata di movimento che a Catania è stata caratterizzata dalle lotte contro la guerra ed il neoliberismo.
Nel 2005 organizzando un malessere diffuso nell'ambito del lavoro agricolo e forestale da l'avvio al movimento braccianti e forestali. La prima battaglia condotta dal movimento è stata quella per la stabilizzazione degli operai forestali, che la regione continua a tenere da moltissimi anni in condizione di precarietà. Il movimento in questi anni ha seguito principalmente la vertenza dei braccianti che, illegittimamente, sono stati privati dell'indennità di disoccupazione, di maternità, di infortunio e degli altri diritti frutto delle lotte contadine.
La vertenza sostenuta dalla mobilitazione di numerosi braccianti, che sono riusciti ad ottenere una clamorosa vittoria ed ad avere in parte riconosciuti i diritti negati, mentre per altri aspetti della vertenza è ancora in corso una mobilitazione bracciantile che ha il suo epicentro nei comuni di Adrano, Biancavilla e Paternò.
Nasce a Caltagirone il 26 maggio 1968 da una famiglia di agricoltori. Inizia a fare i primi passi nell'attività politica a giurisprudenza e con l'occupazione delle "case dello studente" a Catania, partecipa quindi al vasto movimento della "pantera".
Nel 1994 è stato eletto Consigliere provinciale nelle liste di Rifondazione Comunista, da quel momento sposta l'epicentro del suo impegno sul mondo del lavoro, impegnandosi in ambito sindacale con Unione coltivatori italiani.
Nel settembre 2001 (poco dopo le giornate di Genova) è stato eletto segretario provinciale di Rifondazione e guida il partito fino al 2005 partecipando in tale ruolo all'ondata di movimento che a Catania è stata caratterizzata dalle lotte contro la guerra ed il neoliberismo.
Nel 2005 organizzando un malessere diffuso nell'ambito del lavoro agricolo e forestale da l'avvio al movimento braccianti e forestali. La prima battaglia condotta dal movimento è stata quella per la stabilizzazione degli operai forestali, che la regione continua a tenere da moltissimi anni in condizione di precarietà. Il movimento in questi anni ha seguito principalmente la vertenza dei braccianti che, illegittimamente, sono stati privati dell'indennità di disoccupazione, di maternità, di infortunio e degli altri diritti frutto delle lotte contadine.
La vertenza sostenuta dalla mobilitazione di numerosi braccianti, che sono riusciti ad ottenere una clamorosa vittoria ed ad avere in parte riconosciuti i diritti negati, mentre per altri aspetti della vertenza è ancora in corso una mobilitazione bracciantile che ha il suo epicentro nei comuni di Adrano, Biancavilla e Paternò.
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